Il fascino dell’Arco della Pace di Milano e il legame con Ernest Hemingway: visita guidata tra storia e aneddoti

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Oltre ad essere una delle città più famose al mondo per la moda e il design, Milano offre anche numerosi luoghi di interesse storico e culturale. Tra questi, l’Arco della Pace rappresenta un’icona della città e, curiosamente, ha un legame affascinante con lo scrittore americano Ernest Hemingway. In questo articolo, scopriremo la storia dell’Arco della Pace e il suo rapporto con Hemingway attraverso una visita guidata ricca di curiosità e aneddoti.

La storia dell’Arco della Pace

L’Arco della Pace fu costruito nel XIX secolo in seguito alla decisione del consiglio comunale di Milano di creare un nuovo accesso alla città lungo la strada del Sempione. Progettato dall’architetto marchese Luigi Cagnola, l’opera fu realizzata con l’intento di celebrare le vittorie francesi ottenute durante le guerre napoleoniche. Tuttavia, con il declino dell’impero napoleonico e il ritorno degli austriaci al potere, l’arco fu completato per celebrare l’imperatore austriaco Francesco I d’Asburgo, simbolo di pace dopo anni di conflitti.

Per adeguare l’arco ai nuovi scopi celebrativi, furono aggiunti diversi bassorilievi e un’imponente statua di bronzo denominata “Sestiga della Pace”, che rappresenta Minerva, dea della guerra e della pace, sulla cima di un carro trainato da sei cavalli. Inoltre, la sestiga fu inizialmente rivolta verso la Francia, ma fu poi girata verso la città in segno di sfida agli ex occupanti francesi.

Ernest Hemingway e il suo passaggio a Milano

Il celebre scrittore americano Ernest Hemingway si trovava a Milano nel 1918, durante la Prima Guerra Mondiale, come volontario della Croce Rossa. Arrivato alla Stazione Garibaldi, Hemingway fu colpito dalla bellezza dell’Arco della Pace e dal fascino della città in generale. In particolare, nella sua autobiografia “Festa mobile”, Hemingway scrive di aver notato l’allineamento dell’Arco della Pace con gli archi del Carrousel e dell’Etoile di Parigi, una coincidenza che in realtà non esiste.

Durante il suo soggiorno a Milano, Hemingway fu ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito sul fronte italiano. In via Armorari, una targa ricorda ancora oggi la sua permanenza nella città e la nascita del suo romanzo “Addio alle armi”, ispirato alle sue esperienze di guerra e all’amore tra un’infermiera inglese e un guidatore di ambulanze americano.

La visita guidata letteraria nelle tracce di Hemingway

Per gli appassionati di letteratura e storia, Milanoguida organizza periodicamente visite guidate dedicate a Ernest Hemingway e alla sua relazione con la città di Milano. La visita, che ha una durata di circa un’ora e tre quarti, percorre la vicenda biografica e letteraria dello scrittore, offrendo interessanti spunti di riflessione sulla sua vita e sul suo legame con la città lombarda.

Per ulteriori informazioni sulle visite guidate letterarie dedicate a Hemingway o per prenotare una visita, è possibile contattare Milanoguida all’indirizzo email info@milanoguida.com o al telefono 02 3598 1535. Il costo della visita guidata è di 14€ a persona.

Scritto da Umberto Navarro
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